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Professional organizer: mi presento e vi racconto la mia storia

Sara Benazzo

“Sì, esatto, un articolo per presentarmi: perché magari qualcosa già sapete, ma di me vorrei  conosceste tutta la storia”.

Un articolo per presentarmi? “Io la conosco Sara” penserete: leggete il mio blog, frequentate il mio sito e – forse – anche i miei workshop. Sì, esatto, un articolo per presentarmi: perché magari qualcosa già sapete, ma di me vorrei conosceste tutta la storia.

Oggi sono  una professional  organizer specializzata in ambito domestico. Mi piace conoscere le persone: privati, professionisti e famiglie, così da facilitare la loro quotidianità rendendola più ordinata e organizzata. Non solo ordine nel vostro armadio, ma anche nella dispensa in cucina, nella cameretta dei bambini o per ottimizzare la spesa…se è da riorganizzare, insomma, io ci sono!

E durante il lockdown? Ho portato e sto portando avanti la mia passione e il mio lavoro! Perché questa è la mia strada!

Professional organizer: come inizia la mia storia

Sara Benazzo
Sara Benazzo

Il mio lato estroso e creativo era evidente  fin  da  bambina:  adoravo disegnare e creare  con  le  mani, ed è con mia nonna che ho imparato  a cucire a macchina e a lavorare all’uncinetto.

Da adolescente mi sono iscritta a Economia e Commercio, che ho abbandonato dopo 16 esami, perché ho capito che lì in mezzo ai numeri ero un pesce fuor d’acqua. Non era il mio posto.

Il mio posto era tra la gente. Già lavoravo come commessa al COIN di Monza e – nonostante gli orari pazzeschi – adoravo il contatto con il pubblico. Da lì sono poi passata a gestire l’impresa di famiglia dove sono rimasta per 18 anni, una vita. Nel mentre mi sono sposata ( 2002) e ho avuto due bambine – Camilla e Vittoria – che ora hanno 16 e 13 anni.

Il trasferimento e come sono ripartita dalle mie passioni

Nel febbraio 2014 mio marito ha ricevuto una proposta per entrare a far parte di un team di lavoro a Basilea. Io ero consapevole che non avrei mai potuto ritirare da sola la gestione della caffetteria dei miei genitori, così hanno deciso di vendere l’attività (2019) e andare in pensione.

Il 23 agosto 2014 siamo arrivati a Basel, in Svizzera.

Mi sono iscritta subito ad un corso di tedesco così da essere facilitata poi nel trovare un impiego. Lì mi sono subito sentita dire – da un’agenzia che aiuta gli immigrati – che considerata la posizione lavorativa di mio marito, sarebbe stato più opportuno che io restassi a casa a fare la brava moglie e la mamma.

Mi si sono rizzati i capelli! Dovevo inventarmi qualcosa partendo dalle mie passioni: il disegno, lo stile e la moda. Mi sono quindi iscritta a un Corso di Consulenti d’Immagine e Personal Shopper e lì è iniziata la mia grande svolta.

La svolta (e il libro di Marie Kondo)

Sara Benazzo
Sara Benazzo

Fu così che mentre cercavo di sistemare al meglio tutte le nostre cose in una casa più piccola di quella italiana, mi è capitato in mano il libro di Marie Kondo. All’inizio le ho dato della pazza, dopodiché ho iniziato e sperimentare il suo metodo (pur continuando a trovarlo un po’ estremo).

Ho così iniziato a sperimentare, studiare, fare corsi online e in presenza di copywriting, storytelling, digital marketing e social media marketing (specialmente su Instagram), perché anch’io volevo diventare una Professional Organizer.

I miei genitori mi hanno aiutata moltissimo: hanno sempre creduto in me e io non ho mai pensato di mollare, mai! Sapevo che ci sarebbero voluti tempo, studio e tanto lavoro. Sapevo che è una professione nuova in Italia e anche qui in Svizzera e che quindi avrei dovuto fare parecchia divulgazione. Nulla di tutto ciò mi ha mai spaventata: anzi, mi ha in realtà spronata.

Professional organizer: la storia di come ho vissuto (e volto in positivo) il lockdown

Nel 2019 sono entrata in APOI come membro Junior e sono diventata membro Senior nell’Ottobre 2020, nel  gennaio  2020 anche in Swiss-Apo. APOI è riconosciuta dal Mise (il Ministero per lo Sviluppo Economico in Italia) e fa parte di IFPOA (International Federation of Professional Organizing Associations.

Ho scelto Instagram e Facebook per farmi conoscere dal pubblico e durante il lockdown ho cercato sempre di mantenere vivo l’interesse dei miei interlocutori sui social, con tante dirette per dare utili consigli e rispondere alle loro domande.

Ho anche avuto il piacere di seguire qualche cliente direttamente online, vista l’impossibilità di muoversi da casa! I momenti più divertenti sono stati quelli dedicati alla realizzazione dei miei video per i social: non avendo un set vero e proprio, li ho girati tutti in sala, preparando tutto il necessario ogni sera, anche grazie all’aiuto della mia paziente famiglia.

Le mie soddisfazioni non fanno che crescere: ho redatto una guida per la piattaforma discorsionline.it denominata “Casa in ordine”, grazie a Maurizia Triggiani, autrice del libro “Io disordinaria”, che ha sempre creduto in me.

Sara Benazzo oggi? Felice

E oggi? Oggi sono davvero felice, soddisfatta e motivata per come si stia evolvendo il mio lavoro. Ho riprogrammato i miei workshop sul decluttering e spero davvero di riuscire ad incontrare tutte le persone che ho fino ad ora conosciuto solo grazie ai social (con tutte le precauzioni anti Covid-19).

Tanti progetti (che adesso non posso svelare) bollono in pentola e io non vedo l’ora!

Riproduzione riservata © 2024 - DG

ultimo aggiornamento: 10 Dicembre 2020 12:48

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